A novembre 2025, secondo i dati della Commissione Europea, l'indicatore del sentiment economico (ESI) è rimasto sostanzialmente stabile sia nell'UE che nell'area dell'euro (entrambi +0,2 punti, rispettivamente a 96,8 e 97,0).
L'indicatore delle aspettative di occupazione (EEI) è aumentato in entrambe le aree (UE: +1,1 punti, a 98,8; area dell'euro: +0,8 punti, a 97,8). Entrambi gli indicatori continuano a posizionarsi al di sotto della media di lungo termine di 100.
L'ESI, rimasto pressoché invariato, è il risultato di una maggiore fiducia nei servizi, nel commercio al dettaglio e nell'edilizia, quasi interamente compensata da una minore fiducia nell'industria. La fiducia dei consumatori è rimasta sostanzialmente stabile. Tra le maggiori economie dell'UE, l'ESI è migliorato in Spagna (+2,0), Italia (+1,1), Francia (+0,8) e Polonia (+0,5), mentre è rimasto sostanzialmente stabile in Germania e Paesi Bassi (entrambi -0,3).
La stima rapida dell'indicatore di fiducia dei consumatori è rimasta sostanzialmente stabile sia nell'UE (-0,1 punti percentuali) che nell'area dell'euro (±0,0 punti percentuali). Con un punteggio di 13,6 (UE) e -14,2 (area dell'euro), la fiducia dei consumatori è rimasta al di sotto della media di lungo termine.
L'indicatore di incertezza economica (EUI) ha registrato un leggero calo a novembre (-0,5 punti a 18,1), trainato dalla minore incertezza sulla futura situazione aziendale in tutti i settori, mentre è aumentata l'incertezza dei consumatori sulla loro futura situazione finanziaria.