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Teleborsa

Eurozona, a novembre rallenta la crescita della produzione manifatturiera

articolo pubblicato il 1 dicembre 2025 - 10.37 in Macroeconomia
A novembre, il settore manifatturiero dell'area euro si è indebolito a causa di segnali di una nuova debolezza della domanda. Di conseguenza si sono intensificati i tagli occupazionali, con le giacenze in calo ad un tasso più rapido. Seppur più lento, è stato riportato un aumento della produzione e dell’ottimismo delle aziende sul futuro. Sebbene la crescita della produzione sia stata inferiore alla media dell’indagine, le aspettative sono salite oltre la tendenza a lungo termine.

In dettaglio, l’HCOB PMI® del Settore Manifatturiero Eurozona, che misura lo stato di salute delle aziende manifatturiere dell’eurozona ed è redatto da S&P Global, a novembre è diminuito nuovamente al di sotto della soglia di 50,0 punti, che demarca il limite tra espansione e contrazione, dopo la crescita del mese precedente. L'indicatore infatti è sceso a 49,6 da 50,0 punti di ottobre, a fronte dei 49,7 punti attesi dagli analisti.

L’indice ha segnalato l’ennesimo peggioramento delle condizioni operative delle aziende manifatturiere in tutti i paesi dell’unione monetaria. Sebbene il calo sia stato il maggiore da giugno, nell’insieme è stato solo marginale.

Tra le principali economie della regione, il Germania l'indice PMI manifatturiero di novembre è crollato a 48,2 punti da 49,6 punti di ottobre, a fronte dei 48,4 punti attesi; in calo anche l'indicatore della Francia, ora a 47,8 punti da 48,8, in linea con il consensus. Segnali di debolezza anche per la Spagna, con l'indicatore sceso a 51,5 da 52,1 punti, a fronte dei 52,3 attesi, che pure rimane sopra la soglia dei 50 punti. In aumento, invece il PMI manifatturiero dell'Italia, che passa da 49,9 a 50,6 punti, superando le attese degli analisti ferme a 50,1 punti.

Commentando i dati PMI, Cyrus de la Rubia, Chief Economist presso Hamburg Commercial Bank, ha dichiarato: "Considerando il numero di paesi in cui l'industria sta nuovamente crescendo, le prospettive per l'eurozona sembrano piuttosto ottimistiche. Tra gli otto paesi monitorati dai PMI manifatturieri, una chiara maggioranza di sei mostra un quadro economico positivo. Osservando tuttavia le dimensioni di queste economie, la situazione appare completamente diversa, poiché a novembre sono le due economie maggiori quelle con i settori manifatturieri scivolati ancora più profondamente in recessione. In Francia ciò è probabilmente dovuto alla persistente incertezza politica, che sta portando molte aziende a limitare gli investimenti. In Germania una grande parte dell'economia sembra delusa dalla linea d'azione attuata finora del governo federale, e potrebbe manifestarsi un pericoloso senso di rassegnazione riguardo alla capacità del paese di rimettersi in gioco. Crediamo però che investimenti visibili nelle infrastrutture possano presto rilanciare l'atmosfera".

"Il quadro attuale dell'eurozona è preoccupante, poiché il settore manifatturiero non riesce a uscire dalla stagnazione e tende persino verso una contrazione", ha sottolineato de la Rubia.

"Osservando i dati con un occhio di speranza, ci sono alcuni sviluppi positivi. Il manifatturiero spagnolo, al contrario delle principali economie dell'area euro, è rimasto in territorio di crescita per il settimo mese consecutivo. Sebbene le aziende manifatturiere italiane non stiano mostrando un certo vigore, stanno almeno crescendo dopo una contrazione a settembre e una stagnazione a ottobre. È incoraggiante vedere che in questi due paesi dell’Europa meridionale i nuovi ordini siano aumentati, suggerendo un’espansione della produzione nei prossimi mesi".

"La maggior parte delle aziende nell'area euro è fiduciosa di poter espandere la propria produzione nei prossimi dodici mesi. A questo proposito, in Germania l'ottimismo è in parte migliorato, e in Francia c'è stato persino un passaggio dal pessimismo all'ottimismo. Si sente spesso dire che le aspettative di solito influenzano l’economia, e questa maggiore fiducia è un segnale che le cose miglioreranno nel prossimo anno", ha concluso de la Rubia.



(Foto: © iloveotto/123RF)

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