Petrolio in rialzo sulle principali piazze internazionali, di riflesso alle nuove sanzioni USA alla Russia. Il Presidente americano Donald Trump ha annunciato sanzioni che colpiscono le big petrolifere Roseneft e Lukoil. Per tutta risposta, il greggio è rimbalzato dai minimi: il future di dicembre sul Brent è balzato dopo l'annuncio delle sanzioni e quota stamattina 64,81 dollari al barile, in rialzo del 3,56% dopo aver toccato un massimo oltre i 65 dollari; il WTI, che scambia a 60,65 dollari al barile, in aumento del 3,68%.
Trump in pressing su Putin
Le nuove sanzioni contro la Russia sono state annunciate dal Presidente americano Donald Trump, dopo aver cancellato l'incontro con Putin a Budapest, per fare pressione sul leader russo ed indurlo a porre fine alla guerra in Ucraina. "Ho cancellato l'incontro con Putin, non saremmo arrivati dove volevo arrivare", ha spiegato il leader statunitense, aggiungendo "ho pensato che fosse il momento giusto per nuove sanzioni contro la Russia".
Di recente, Trump ha anche cercato di fare pressione anche sull'India per porre fine agli acquisti di petrolio russo, dal momento che Nuova Delhi è uno dei maggiori acquirenti del greggio russo.
Il Tesoro USA conferma le nuove sanzioni
L'Office of Foreign Assets Control (OFAC) del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha annunciato ieri le nuove sanzioni contro la Russia, "a causa della mancanza di un serio impegno da parte della Russia in un processo di pace per porre fine alla guerra in Ucraina". "Le azioni odierne aumentano la pressione sul settore energetico russo - spiega una nota del Tesoro USA - e riducono la capacità del Cremlino di reperire risorse per la sua macchina bellica e sostenere la sua economia indebolita".
"Dato il rifiuto del Presidente Putin di porre fine a questa guerra insensata, il Tesoro sta sanzionando le due maggiori compagnie petrolifere russe che finanziano la macchina bellica del Cremlino", ha spiegato il Segretario Scott Bessent, dicendosi "pronto a intraprendere ulteriori azioni, se necessario, per sostenere gli sforzi del Presidente Trump per porre fine a un'altra guerra".
Colpite le compagnie statali di Mosca
Le sanzioni prendono di mira le due maggiori compagnie petrolifere russe, Rosneft e Lukoil. Rosneft è una società energetica verticalmente integrata specializzata nell'esplorazione, estrazione, produzione, raffinazione, trasporto e vendita di petrolio, gas naturale e prodotti petroliferi. Lukoil è impegnata nell'esplorazione, produzione, raffinazione, commercializzazione e distribuzione di petrolio e gas in Russia e a livello internazionale.
Le due compagnie sono state colpite "per aver operato nel settore energetico della Federazione Russa", ma il Dipartimento del Tesoro USA ha individuato anche le loro filiali con sede in Russia, controllate direttamente o indirettamente con ua partecipaizone di almeno il 50% del capitale , che vengono bloccate al pari delle controllanti.