Snam ha collocato con successo il suo primo Green Bond allineato agli European Green Bond Standard, per un ammontare complessivo di 1 miliardo di euro, scadenza 1° luglio 2032, cedola annua del 3,250% con un prezzo re-offer di 99,244% (corrispondente ad uno spread di 100 punti base sul mid swap di riferimento).
L’operazione, si legge in una nota, ha registrato una domanda al picco pari a più di tre volte l’offerta, con ordini per circa 3,4 miliardi di euro.
"In un contesto geopolitico estremamente volatile, il successo del nostro primo European Green Bond, che segue la recente emissione di debutto sul mercato americano, conferma ancora una volta la piena fiducia degli investitori nella strategia di finanza sostenibile di Snam”, ha affermato il CEO di Snam Agostino Scornajenchi. “Con questa emissione aggiungiamo un altro importante tassello al percorso di creazione di valore di lungo periodo per tutti i nostri stakeholder, con trasparenza, ambizione e responsabilità”.
In conformità con quanto previsto dal Regolamento EU 2023/2631, i proventi derivanti dall’emissione andranno a finanziare nuovi progetti così come indicato nell’European Green Bond Factsheet, opportunamente revisionato e valutato positivamente da ISS-Corporate e disponibile nella sezione dedicata alla Finanza Sostenibile del sito Snam all’indirizzo https://www.snam.it/it/investor-relations/investire-in-snam/debito-e-credit-rating/sustainable-finance.html
L’operazione è coerente con il Sustainable Finance Framework della Società, pubblicato lo scorso aprile, e riflette il ruolo cruciale della finanza sostenibile nel finanziamento di progetti che contribuiscono a rendere le infrastrutture di Snam sempre più sostenibili e pronte a cogliere le sfide future.
Con questa emissione – che si aggiunge al Green Bond da 500 milioni di euro emesso a febbraio 2024 in linea con i principi ICMA – il valore totale dei Green Bond emessi da Snam oggi in circolazione, destinati a finanziare progetti conformi alla Tassonomia Europea, sale a 1,5 miliardi di euro.
A seguito di questa operazione, la quota di finanza sostenibile sul totale del funding committed di Snam si conferma all’86%, in linea con l’obiettivo del 90% al 2029.
Il collocamento è stato organizzato e diretto, in qualità di Joint Bookrunners, da Banca Akros, Barclays, BNP Paribas, Crédit Agricole CIB, Goldman Sachs International, IMI – Intesa Sanpaolo, ING, J.P. Morgan (B&D), Mediobanca, MUFG, Standard Chartered Bank e UniCredit.