Nucleare, Desiata (AD Sogin): "Costi decommissioning per 6,5 miliardi di euro, eliminare colli di bottiglia a livello autorizzativo"

"Sogin gestisce a oggi 8 siti di cui 4 ex centrali nucleari. Si tratta di centrali e impianti molto diversi tra loro, in quanto fanno riferimento a un'epoca pionieristica del nucleare, che impediscono economie di scala. Sogin porta avanti il piano di smantellamento con progetti in parallelo, ma il programma sconta difficoltà tecnologiche. Lo stato del decommissioning era al 25% al momento del nostro insediamento, per un costo totale di 6,5 miliardi di euro". E' quanto ha dichiarato in audizione in Commissione Attività Produttive Luca Desiata, AD di Sogin dal luglio dello scorso anno. "Sogin si occupa di attività in un settore in cui non esistono riferimenti e standard internazionali, motivo per il quale serve continuità gestionale. Abbiamo avviato una progettualità alternativa nel breve termine per far fronte a problemi che possono sorgere in esecuzione in corso d'opera, ma serve un ciclo di un anno e mezzo. Negli ultimi anni i vertici si sono rinnovati in media ogni due anni, per questo serve continuità gestionale e tecnica per il bene del Paese. Uno dei problemi più grandi è il collo di bottiglia a livello autorizzativo. Sul budget presentato per il 2017, pari a 83 mln di euro, ci sono 30 mln di attività a rischio autorizzazione". Desiata riferisce infine che "il consuntivo 2016 di Sogin si chiude con costi commisurati per 55 milioni di euro a fronte di 95 milioni che erano a budget, mentre nel 2017 abbiamo presentato all'Autorità un piano costi commisurati per 83 milioni a fronte del precedente piano da 135 milioni". H2OIL