Si stabilizzano i prezzi del petrolio grazie all'
ottimismo su un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina che ha controbilanciato le preoccupazioni legate alla debole domanda globale di greggio
I future sul greggio
Brent limano lo 0,10% a 65,87 dollari al barile mentre quelli sul
U.S. West Texas Intermediate salgono appena dello 0,07% a 61,54 dollari.
Il
Segretario al Tesoro statunitense, Scott Bessent ha dichiarato che funzionari statunitensi e cinesi hanno definito un "quadro sostanziale" per un'
intesa commerciale che potrebbe evitare dazi statunitensi del 100% sui prodotti cinesi e ottenere un rinvio dei controlli sulle esportazioni di terre rare da parte della Cina.
Tuttavia,
gli analisti restano cauti "I partecipanti al mercato petrolifero sono più scettici rispetto a quelli azionari. Un clima negoziale positivo non implica automaticamente un aumento della domanda", ha affermato John Evans di PVM Oil Associates.
Chris Beauchamp di IG Bank ha aggiunto: "La speranza per i rialzisti è che il consumo USA continui a crescere, altrimenti il calo odierno potrebbe intensificarsi".
AIE prevede un eccesso di offerta "incontenibile"
Nel frattempo, l'
Agenzia internazionale per l'energia (AIE) avverte che continua a lievitare un
eccesso di offerta che il prossimo anno raggiungerà livelli "incontenibili". Tra gennaio e settembre del 2025, l'AIE ha detto che il surplus di greggio in media si è attestato a 1,9 milioni di barili al giorno. E, per il 2026, questo eccesso di offerta è stimato fino 4 milioni di barili al giorno.
I livelli di
domanda, invece, stanno aumentando a valori limitati e questa dinamica proseguirà sia quest'anno che il prossimo, con una media di 700.000 barili al giorno in più.
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