Petrolio, Pechino abbassa ancora prezzi carburante

Pechino abbassa ancora il prezzo dei carburanti alla pompa, per il perdurante calo del prezzo del greggio. Il taglio, attivo da oggi, è il quarto dall'inizio del 2016. Già il mese scorso, la Commissione Nazionale per lo Sviluppo e le Riforme aveva aperto un altro taglio, il più
ampio dall'inizio di quest'anno. Il deprezzamento del petrolio aveva costretto Pechino a prevedere una revisione del meccanismo di fissaggio dei prezzi, nei mesi scorsi, per includere anche gli eccessivi ribassi del prezzo al barile. L'ipotesi è stata in seguito abbandonata
dalla stessa Commissione Nazionale per lo Sviluppo e le Riforme, che aveva promesso di studiare un nuovo meccanismo.
Nel frattempo, la stessa Commissione aveva caldeggiato l'aumento delle scorte sull'onda dei prezzi bassi da parte dei tre giganti cinesi del greggio: China National Petroleum Corporation, Sinopec e China National Offshore Oil Corporation. Il sistema vigente è stato introdotto nel 2013 per rendere il prezzo al dettaglio più flessibile e in linea con le quotazioni internazionali. In base al meccanismo attuale, se i
prezzi internazionali subiscono una variazione di oltre cinquanta yuan (7,49 dollari) alla tonnellata e lo mantengono per almeno dieci giorni, scatta il meccanismo di variazione del prezzo alla pompa.